Dal Rapporto Ue 2012 su occupazione e sviluppi sociali e dalla relazione del suo Commissario László Andor  riemergono ulteriormente aggravati dalla crisi e dalla recessione i problemi della disoccupazione, che ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi vent’anni, con forti rischi di esclusione sociale e con notevoli divergenze tra un paese e un altro dell’eurozona. Particolari preoccupazioni vengono espresse relativamente alla disoccupazione giovanile e ai NEET, di cui abbiamo parlato in un post di qualche mese fa.
Nella pagina della rappresentanza in Italia della Ue, in tema di affari sociali e pari opportunità giovanile  viene evidenzato il problema relativo al “mismatching” ovvero alla mancata combinazione tra qualifiche e posti di lavoro. L’Unione Europea ha enunciato precise proposte nel pacchetto per l’Occupazione giovanile  che mirano ad affrontare questa problematica assicurando che tutti i giovani disoccupati possano partecipare a iniziative di istruzione permanente, a corsi di formazione o a tirocini qualitativamente validi aumentando così le loro possibilità di trovare lavoro.
Recentemente è stato pubblicato il Panorama UE delle competenze , che elenca i luoghi in cui vi è domanda di forza lavoro, specificando i livelli di competenza richiesti. Inoltre, la Commissione ha recentemente adottato una decisione per modernizzare e migliorare EURES, la rete paneuropea per la ricerca di lavoro . L’obiettivo è favorire i contatti tra chi cerca lavoro e chi lo offre, avendo necessità di qualifiche particolari nei vari Stati membri, focalizzare l’attenzione sui settori e sulle occupazioni con carenze di competenze e sostenere sistemi mirati di mobilità per i giovani.
Alla luce di queste problematiche l’orientamento al lavoro sta cambiando di segno, per coinvolgere gli studenti in tali questioni, per informarli ma soprattutto renderli attivi nella ricerca autonoma di informazioni e di opportunità che l’Unione Europea e il citato”Panorama UE delle competenze” possa offrire loro.

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