La nuova norma contenuta nel Documento di economia e finanza 2013 indica la necessità di criteri diversi per la progressione di carriera degli insegnanti, svincolati dalla mera anzianità di servizio e aperti al merito. Si riapre così un dibattito che, con alterne vicende, si è sviluppato negli ultimi quindici anni e che ha visto i sindacati in posizione “prudente”, per utilizzare un aggettivo eufemistico, con punte di notevole resistenza, come si è evidenziato ai tempi del famigerato “concorsone” proposto dal Ministro Berlinguer.

Interessante il fatto che un sondaggio lanciato tra i docenti da Orizzonte Scuola nei giorni scorsi dia esiti che confermano l’opportunità della proposta:  il 30% dei docenti ritiene di dover legare l’aumento dello stipendio alla sola anzianità di servizio,  il 29% vorrebbe legare l’aumento dello stipendio solo al merito e il 41% si ritiene favorevole ad un sistema misto.

Ed è proprio verso questo sistema misto che si orienta la maggior parte delle indicazioni nell’ambito del dibattito apertosi. La questione si lega da un lato alla necessità di migliorare la qualità del servizio scolastico, a favore del successo formativo degli studenti e con collegamenti al sistema nazionale di valutazione, dall’altro all’altrettanta sentita e giusta necessità di restituire slancio e dignità alla carriera di una professione importante come quella docente. Si tratta di allinearla possibilmente ai migliori standard di retribuzione dei docenti europei, rispetto ai quali si trova invece attualmente nella fascia più bassa, secondo i dati che ci provengono dal sistema Euridice.

Opportuni distinguo vengono avanzati da fonti diverse, fondamentalmente su due aspetti problematici: la necessità di affrontare la questione attraverso il contratto di lavoro anzichè attraverso il DEF, provvedendo contestualmente al reperimento dei maggiori fondi che inevitabilmente il provvedimento richiede, dall’altro la questione di  come questo merito debba essere valutato e riconosciuto.

Al di là degli aspetti  controversi della questione e delle soluzioni prospettabilii, la necessità di offrire sviluppi concreti alla questione del riconoscimento del merito dei docenti, in relazione a criteri  per la progressione della carriera non appiattiti sull’unico parametro dell’anzianità, è imprescindibile.
Rappresenta un tassello importante del percorso verso il miglioramento della scuola italiana.

 

 

 

 

 

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