L’8 ottobre 2015 è stata pubblicata sul sito del MIUR e inviata alle scuole la Guida operativa per l’Alternanza Scuola Lavoro: “novantaquattro pagine, allegati esemplificativi compresi, pensate per guidare passo dopo passo dirigenti scolastici e  docenti, dall’ideazione del progetto al momento del monitoraggio finale”.
La guida si rende necessaria a seguito della scelta introdotta dalla legge 107/2015  di stabilire un monte ore obbligatorio per l’alternanza (400 ore negli ultimi tre anni degli Istituti Tecnici e Professionali e 200 ore nei Licei) per tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione, a partire dal corrente anno scolastico 2015/16, innestando questo tipo di esperienza all’interno del curricolo scolastico, quale componente strutturale della formazione.
La modulistica proposta in appendice nasce dalle buone pratiche dei dieci anni di Alternanza Scuola Lavoro seguiti alla Legge 28 marzo 2003, n. 53 (Delega al governo per la definizione norme generali  sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale-art.4 Alternanza Scuola Lavoro) e al Decreto Legislativo 15 aprile  2005,  n.  77 (Definizione delle norme generali relative all’ASL, a norma dell’art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53), che hanno portato all’elaborazione di strumenti utili come griglie condivise tra scuola e azienda per la valutazione dello studente in ASL e  griglie di valutazione dell’esperienza tra le quali  riveste particolare rilievo quella dello studente stesso che esprime il suo punto di vista sull’esperienza.
Qualche passo in più avrebbe potuto essere fatto nella griglia per la valutazione dello studente in ASL agganciando gli indicatori alle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente per dare maggiore forza alle competenze metodologiche e di  cittadinanza (comunicazione /relazione/interazione, sicurezza lavorativa e ambientale), così come avrebbe potuto essere evitato il riferimento troppo stretto alla logica del voto contenuto nella scelta degli aggettivi per qualificare i livelli di competenza ( Ottimo, Buono,  Sufficiente,  Insufficiente) all’interno della griglia.

Interessante appare la visione sistemica che vede l’istituzione scolastica  in una logica di rete, ancor meglio se all’interno di un Polo tecnico professionale e che affida al dirigente scolastico la cura di legami e alleanze con altre scuole e con le strutture produttive del territorio e la stipula in autonomia dei necessari accordi per costruire partenariati stabili, efficaci, di durata pluriennale, utili a progettare esperienze di ASL sempre più qualificate.

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