La rivista Tuttoscuola.com propone uno spunto  interessante di riflessione sul rapporto tra modelli educativi e civiltà, che merita decisamente un approfondimento.  “Islam significa letteralmente “sottomissione, obbedienza” e la visione della vita di questa civiltà si pone in forte contrasto con quella attivistica, imprenditoriale, secolarizzata che caratterizza l’Occidente dal punto di vista economico, politico, culturale e anche pedagogico.  Anzi, è forse proprio sul modello pedagogico che si manifesta la massima distanza tra la visione islamica – soprattutto nella sua versione più integralista – e quella delle liberal e social-democrazie occidentali, come mostra la vicenda di Malala, adolescente pakistana e musulmana (ma moderata) quasi uccisa dai talebani per aver difeso il diritto delle donne ad essere educate alla pari degli uomini.”
L’opposizione tra i modelli pedagogici del mondo occidentale e del mondo islamico è rappresentata nel nome stesso dell’organizzazione islamica estremista che sta causando le stragi in un’altra parte del mondo, in Nigeria, Boko Haram, che letteralmente significa “l’educazione occidentale è peccato”.

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