Avanguardie Educative” è la rete con la quale INDIRE ha voluto riunire le prime 30 scuole italiane che  negli ultimi anni hanno completamente trasformato il proprio modello didattico non solo attraverso l’innovazione delle tradizionali modalità di insegnamento e apprendimento, l’utilizzo diffuso delle ICT  e l’adozione di strumenti alternativi al libro di testo come gli e-book progettati dalla scuola ma anche attraverso la “rottura” del tradizionale schema-classe basato sulla centralità della lezione frontale e su tempi e spazi rigidi e precostituiti, a favore invece di orari scolastici flessibili e modulari.
Da tempo ormai ci si è resi conto che l’innovazione didattica non può davvero realizzarsi senza quella di tipo strutturale, pena l’accontentarsi di un semplice maquillage di facciata o di una innovazione a macchie di leopardo, legata soltanto ad iniziative sparse di singoli operatori, istituti, reti, che però non riescono mai davvero a “fare sistema”. L’iniziativa dell’INDIRE va nella direzione giusta per due ragioni: focalizza il cuore del problema, evidenziando la necessità di una innovazione strutturale che affianche e valorizzi quella didattica; mette a disposizione della scuola italiana i primi importanti esempi di innovazione in tal senso. Comunicare è potente molla di cambiamento, perché le buone pratiche trascinano e coinvolgono, dato che mostrano che “si può fare”.

L’intervista completa di Sara De Carli a Giovanni Biondi, Presidente dell’Indire. è reperibile a questo link della rivista “Vita.it”.

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